Dallo svezzamento a mangiare da soli: il migliore cucchiaio per bambini
Quando si parla di svezzamento, difficilmente ci si preoccupa della scelta del giusto cucchiaino: si va al supermercato, o in un negozio per l’infanzia, e si lascia che il packaging e il brand facciano il loro (sporco) lavoro.
Tra le luci bianche delle corsie scegli un cucchiaio morbido e colorato, non troppo caro e dal design coccoloso (la cosa bella dello scegliere prodotti per bambini); controlli che sia in plastica senza BPA nè ftalati e via, dritto in cassa con il tuo prossimo acquisto tra le mani.
Sei davvero sicuro che questa sia la strada corretta?
Certo, sicuramente è un processo possibile che difficilmente porterà a conseguenze catastrofiche; questo non toglie, però, che esista un mondo incredibile di cucchiai per bambini di cui ignoravi l’esistenza che può semplificarti davvero la vita.
Quando è il momento di iniziare lo svezzamento?
La maggior parte dei pediatra è ormai concorde nel portare verso i sei mesi l’introduzione dei cibi solidi, quando l’apparato digerente dei bambini è più pronto a gestire la cosa.
Questo non vuol dire che non esistano eccezioni: parla con il tuo pediatra per stabilire con il suo consiglio quando e come iniziare il tuo bambino al meraviglioso mondo dell’alimentazione solida.
In linea generale, alcuni segnali che il bambino è pronto sono:
- È in grado di stare seduto dritto.
- Mostra interesse verso il cibo dei grandi e cerca di toccarli.
- Afferra gli oggetti e li porta in bocca.
- Ha perso il riflesso di estrusione: se sente il cucchiaino in bocca non lo respinge tirando fuori la lingua.
In questa video intervista al Prof. Giuseppe Morino, Direttore dell'Unità di Educazione Alimentare dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, puoi trovare diversi consigli per affrontare lo svezzamento in maniera serena.
Come scegliere il cucchiaio per bambini all’inizio dello svezzamento
Diventare genitore ti ha catapultato in un mondo dove ogni piccola scelta necessita un giusto grado di ponderazione.
Hai pensato a lungo al tipo di svezzamento da seguire per il tuo bambino – tradizionale, autosvezzamento, misto.
Ora che finalmente ti sei deciso sulla strada che fa per voi, ecco che anche scegliere il cucchiaio che vi accompagnerà in questo viaggio merita qualche accortezza e un poco del tuo tempo.
Potresti intuire in corsa che il cucchiaio che hai scelto è composto da materiali di dubbia qualità, è scomodo, pesante o addirittura pericoloso... E non sarebbe una scoperta piacevole.
- Materiale: ovviamente, il materiale che compone il cucchiaio è un aspetto tutt’altro che secondario. Se il metallo è decisamente troppo duro per le gengive delicate dei bambini (oltre al fatto che è un conduttore termico eccezionale e si scalda e raffredda molto), restano comunque molte opzioni percorribili: il silicone alimentare, la plastica BPA Free e, addirittura, il legno.
- Prezzo: il prodotto più economico non è sempre la scelta migliore. Se è vero che in questo modo puoi evitare di preoccuparti dell’infelice fine che faranno i cucchiai, mordicchiati e persi a iosa, d’altro canto ci sono altri aspetti da valutare che valgono senz’altro qualche euro speso in più.
- Dimensioni: Quanto mai potrà mangiare questa creatura con una cucchiaino così piccolo? E, soprattutto, quanto tempo ci vorrà per finire un piatto di passato? Non preoccuparti di queste cose: il momento del pasto non è una gara di velocità (lo sappiamo che il tempo è poco, ma è necessario dedicare allo svezzamento la giusta attenzione), e il palato dei neonati è decisamente più piccolo di quello di un adulto.
- Rischio di soffocamento: alcuni cucchiaini terminano con parti rimovibili, come rivestimenti in silicone, che rendono più semplice lavarli. Se scegli questo tipo di cucchiaio, tieni gli occhi aperti mentre il piccolo di casa sta mangiando (o giocando con la pappa) per assicurarti che nessun pezzo si stacchi e finisca in bocca.
- Chi impugnerà la posata? Se sarai tu a imboccare il tuo bambino il cucchiaio dovrà avere un’impugnatura differente che se sarà il piccolo a (provare a) mangiare in autonomia.
Man mano che il bambino cresce, oltre ad aumentare la dimestichezza con le posate, inizierà a voler imitare i genitori anche nella scelta di posate in metallo.
Cucchiai per bambini: i modelli migliori per iniziare con lo svezzamento e imparare a mangiare da soli
Ora che conosci le caratteristiche fondamentali da tenere presenti quando si sceglie il cucchiaio che accompagnerà te e il tuo bambino durante lo svezzamento, veniamo al sodo: ecco a te i modelli migliori in commercio.
Sei pronto a vedere tuo figlio usarlo come una catapulta per lanciare cibo fino al soffitto? Bene, cominciamo!
E non preoccuparti, vedrai che con perseveranza qualche boccone riuscirà a finire anche in bocca.
Nuby: il cucchiaio con dosatore
Nuby, l'azienda belga dedicata alla prima infanzia, non è nuova a trovate ingegnose per semplificare la vita di mamme e bambini: questo cucchiaio con dosatore ne è la prova.
All'interno del serbatoio s'inseriscono fino a 90 ml di pappe semiliquide, frutta frullata o omogeneizzati che con una leggera pressione fuoriescono per essere accolti nel cucchiaino in plastica dura.
Anche se non è l'utilizzo primario raccomandato, questo cucchiaino risulta utile per far bere il latte ai piccoli che rifiutano il classico biberon, perché abituati al seno della mamma o per qualsiasi altro motivo.
Bamboo Bamboo: il set prima pappa in legno
Questo set in legno e silicone ci piace non solo per i materiali, più naturali della classica plastica, ma anche e soprattutto per l'ingegnosità del set, raccomandato a partire dai 12 mesi circa, quando il bambino inizia il suo viaggio per imparare a mangiare da solo.
Colpisce il design lontano dai classici fronzoli per bambini e la funzionalità della ventosa che tiene la ciotola incollata al vassoio del seggiolone.
Un po' di attenzione è richiesta per la manutenzione: essendo in legno di bambù non va in lavastoviglie e risulta delicato in caso di urti o cadute.
ChooMee: il cucchiaio con i buchi
Forse potresti avere dubbi sull'utilità di un cucchiaio forato, ma noi siamo qui proprio per ressicurarti: questi buchetti sono di grande aiuto!
Le pappe a base di farina di cereali e brodo, lo yogurt greco e i purè di verdure hanno una consistenza abbastanza densa e appicicosa, che permette ai cibi di rimanere incastrati tra i fori anche quando il piccolo non è bene in grado di raccogliere il cibo con il cucchiaio.
Il materiale, silicone, è flessibile in punta e rigido sul manico, così da rendere più semplice impugnarlo.
I cucchiai sono venduti in coppia: il numero ideale per la fase durante la quale il tuo bambino inizierà a sperimentare l'uso autonomo delle posate mentre tu lo imboccherai con un secondo cucchiaino.
E quando lui vorrà fare cambio di posate, beh, non ci sarà alcun problema!
Ooga: il cucchiaino a forma di aeroplano
Il gioco dell'aeroplanino è vecchio come il cucco, uno stratagemma old school ma sempre attuale per catturare l'attenzione dei bambini.
A renderlo davvero verosimile ci ha pensato Ooga, con un cucchiaio in silicone BPA Free dai bordi morbidi che ben si adattano alle gengive sensibili dei più piccini.
Il cucchiaio resiste a tutto: dalla lavastoviglie allo sterilizzatore, ma anche al congelatore e al forno a microonde.
Il momento della pappa non è mai stato così divertente!
Munchkin: i cucchiai termosensibili che cambiano colore
Quando si parla di pappa per neonati, è fondamentale che la temperatura sia perfetta: il rischio di scottarsi è dietro l'angolo!
I cucchiaini termosensibili di Munchkin, venduti in set da 4, in questo senso sono geniali: la punta sbiadisce fino a diventare bianca quando la temperatura è troppo alta per la bocca dei bambini, riprendendo il suo colore mano a mano che il piatto si raffredda.
La consistenza è morbida e delicata sulle gengive, e le dimensioni poco profonde ben si adattano alla dimensione ridotta del palato dei bambini.
Il manico lungo li rende molto adatti per imboccare i bambini, meno per essere utilizzati direttamente da loro.
I colori accesi catturano l'attenzione dei piccoli che in questo modo mangiano più volentieri; si lavano in lavastoviglie.
Mam: il set di cucchiaini da portare sempre con sé
Quante volte ti è successo di portare con te tutto l'occorrente per far mangiare il tuo bambino (che si tratti di un pasto o uno spuntino poco cambia), per poi accorgerti di avere dimenticato il cucchiaino?
Grazie al set di due cucchiai firmato Mam quest'evenienza sarà acqua passata. Con il comodo copricucchiaio, infatti, puoi portare sempre con te queste piccole posate e riporle dopo l'uso senza paura che sporchino tutto quello con cui vengono a contatto.
In realtà si tratta di un prodotto eccezionale anche per l'uso domestico: la punta in silicone duro cambia colore quando la pappa è troppo calda, e il fatto che i due cucchiai abbiano differenti conformazioni permette tanto al bambino quanto alla mamma di mangiare o dar da mangiare con agio.
Il pezzo più tozzo è perfetto per le manine dei bambini alle prese con le prime prove di cibo solido, mentre il fratello più lungo e snello vanta la forma ideale per essere utilizzato dalla mamma che imbocca il suo figliolo - o, come suggerisce l'azienda, per essere tenuto da entrambi nello stesso momento, in un movimento guidato.
Quale cucchiaio per bambini comprare?
Il set migliore, ideale tanto per affrontare lo svezzamento quanto per insegnare ai bambini a mangiare da soli, è a nostro parere quello prodotto da Mam.
Le due posate si differenziano nella conformazione per accompagnare il bambino durante il processo di scoperta dell'alimentazione solida, dai primi assaggi imboccato dalla mamma all'approccio indipendente verso un'alimentazione autonoma.
Il fatto che il set disponga di una custodia copricucchiaio lo rende molto comodo da tenere in borsa e utilizzare anche in vacanza, il prezzo non è eccessivo e si lava in lavastoviglie: cosa si può chiedere di più?
Ah, quasi dimenticavamo: la punta dei cucchiai è termosensibile, segnalando quando la pappa è troppo calda per essere mangiata.
Unico neo: i cucchiai tendono a scolorire se lavati ad alte temperature o inseriti nello sterilizzatore.
Come insegnare al bambino a mangiare da solo
All’inizio dell’avventura, molto probabilmente, saranno mamma, papà, nonni o chi per loro a imboccare il bambino.
Se sei una persona impavida, però, potresti cominciare da subito a mettere il cucchiaio tra quelle dita cicciottelle e lasciare che il piccolo faccia da sé: in questo modo prenderà confidenza molto prima con il cibo.
Non preoccuparti se non mangia molto; in questa prima fase l'alimento principale dei bambini resta il latte, mentre l'introduzione dei cibi solidi ha più che altro lo scopo propedeutico di abituare i piccoli a nuove consistenze.
Porzioni minuscole servite lentamente e per gran parte sbrodolate dappertutto; niente di strano, il piccolo sta prendendo confidenza con le nuove texture, abituato com’è a ingerire solo liquidi.
Piano piano, imparerà a inghiottire ogni boccone e cercherà di rubarti il cucchiaio. A volte ci riuscirà, altre sarai più veloce.
La costante? Pappa ovunque!
Aiutati dandogli in mano un cucchiaino con cui giocare o, perché no, per provare a raccogliere il cibo da un piattino tutto per lui (tu, intanto, serviti da un altro piatto e continua a imboccarlo).
In questo modo capirà presto che il cucchiaio serve a mangiare e non a... Qualunque cosa pensi che sia.
Fai mangiare il tuo bimbo a tavola insieme ai grandi: l’imitazione è il metodo d’apprendimento per eccellenza a quest’età.
E mi raccomando: si mangia seduti; non inseguirlo per casa col cucchiaio in equilibrio perché mangi ancora un boccone.
A volte, soprattutto quando è più grandicello, chiederà aiuto solo perché in quel momento è svogliato. Non cedere alla pigrizia e, anche se il tempo del pasto ti sembrerà dilatarsi all’infinito, lascia che mangi in modo autonomo.
Intorno ai 2 anni il bambino è generalmente capace di maneggiare forchetta, bicchiere e cucchiaio, consumando un pasto senza sporcarsi eccessivamente. È probabile che a quest'età sia attratto dalle posate in metallo, come quelle utilizzate da mamma e papà.
Perché non assecondarlo, con questo set di Chicco dalle punte arrotondate?
Verso i 3 anni si può pensare di introdurre anche il coltello, scegliendo un modello non tagliente per bambini, che utilizzerà dapprima per sminuzzare cibo morbido così da prendere confidenza anche con questo arnese.
Plastica, ftalati e BPA: cosa sono e perché sono considerati dannosi?
I ftalati sono agenti plastificanti derivati dal petrolio; il loro uso è molto diffuso all'interno dei packaging, dal momento che aumentano la modellabilità e la flessibilità del polimero: tra le varie applicazioni dei ftalati troviamo il PVC, i pesticidi, le vernici e gli smalti.
Il problema principale dei ftalati riguarda la contaminazione alimentare: la plastica degli imballaggi rilascia questi elementi, sospettati di causare diversi disturbi - tra cui infertilità, all'interno dei cibi.
Il caso del Bisfenolo-A (spesso abbreviato con la sigla BPA), invece, è più complesso.
Questa sostanza si trova in genere all'interno del policarbonato, materiale utilizzato anche per i contenitori alimentari.
L'EFSA (European Food Safety Authority, al sito www.efsa.europa.eu/it ) ha definito un limite massimo giornaliero di tollerabilità di questo elemento, più basso per i bambini.
L'Unione Europea, nel 2011, ha vietato l'utilizzo del Bisfenolo A nella plastica utilizzata per i biberon (la normativa completa sul sito eur-lex.europa.eu ).
Puoi riconoscere i contenitori con BPA dal simbolo impresso sulla confezione: tre frecce che formano un triangolo e racchiudono il numero 7.